Il mercato dei rifiuti

Ecologia by Swapush

Secondo il rapporto What a Waste 2.0 della Banca Mondiale, i rifiuti globali aumenteranno del 70% entro il 2050. Nel rapporto si stima l’aumento della produzione mondiale annua di rifiuti da circa 2 miliardi di tonnellate nel 2016 a 3,4 miliardi nei prossimi trent’anni.
La rapida urbanizzazione e l’aumento della popolazione sono alla base di questo cambiamento. Ma non mancano complicazioni.

Il ruolo della Cina nel mercato dei rifiuti

Nell’estate del 2017, il governo cinese notificò al WTO, organizzazione mondiale degli scambi, l’attuazione di divieti per numerosi materiali proveniente dai paesi esteri. Questo commercio dei rifiuti ebbe inizio negli anni ’70. La Cina si era appena aperta al mondo e necessitava un enorme quantitativo di materie prime. Cominciò, quindi, a comprare dai paesi esteri i loro rifiuti. Nei decenni successivi, con l’introduzione di standard ambientali e, quindi, vincoli per le aziende, le esportazione verso la Cina aumentarono in maniera esponenziale. Nel corso degli anni fino ad oggi, la dipendenza cinese dei Paesi europei e nordamericani è costantemente aumentata.

Perché questo blocco?

I motivi alla base di questa decisione sono più che logici. La Cina importava i rifiuti e si occupava nel proprio paese alla selezione dei materiali. Questo comportava che tutto ciò che non poteva essere riutilizzato, e quindi pagato ma senza valore, veniva scartato ma restava nel territorio cinese. Questi scarti andavano ad aggiungersi al volume dei rifiuti delle discariche locali.
Il governo cinese ha quindi deciso di ridurre le tipologie di rifiuti permessi per l’importazione. Sono stati scelti materiali più facilmente e maggiormente riciclabili che permettessero la riduzione di costi del mercato dei rifiuti.

mercato rifiuti

Le conseguenze sui paesi esportatori

Prima del blocco la Cina importava circa il 60% dei rifiuti dei Paesi del G7. Dal 2018 solo il 10%. Ed è stato subito allarme riciclo. Il mercato europeo dei prodotti rigenerati è troppo piccolo rispetto all’enorme offerta di materiali da riciclare. Questo ha contribuito al crollo del prezzo dei rifiuti sui mercati internazionali. La Cina ha creato il caos nei paesi occidentali poiché incapaci di gestire i propri rifiuti.

Quali sono le soluzioni?

Ridurre la produzione di rifiuti riciclabili, ovviamente. Ma non solo.
é necessario consolidare la produzione di rifiuti “migliori”, ossia come è composto il materiale: un prodotto composto da più materiali uniti insieme è più difficilmente riciclabile. Di conseguenza, a questo deve aggiungersi un incremento della domanda di prodotti riciclati.