Blue Economy by Swapush

Le pillole di Swapush

“Modello economico che mira alla creazione di un ecosistema sostenibile attraverso la rigenerazione delle risorse. Tale approccio rappresenta, quindi, uno sviluppo della Green Economy (clicca qui per leggere l’articolo “Green Economy by Swapush), orientato alla tutela dell’ambiente e della riduzione della CO2.
Il modello della Blue Economy è fortemente basato sull’innovazione e mira a cogliere tutte le opportunità legate al ciclo produttivo complessivo, ottenendo output maggiori, costi inferiori e consentendo di creare capitale sociale, che si traduce in benefici per tutti e creazione di posti di lavoro.”

blue economy

In natura nulla viene sprecato e tutto viene riutilizzato.

Il primo a parlarne fu l’economista belga Gunter Pauli nel suo libro “The Blue Economy: 10 years, 100 Innovations. 100 Million Jobs”.
L’obiettivo dell’economia blu non è di investire di più nella tutela dell’ambiente ma di effettuare minori investimenti, creare più posti di lavoro e conseguire un ricavo maggiore. Questo nuovo sistema si sviluppa partendo da un concetto molto semplice ispirato alla biomimesi, ossia la recente disciplina che studia e imita le caratteristiche degli esseri viventi come modello cui ispirarsi per il miglioramento di attività e tecnologie umane. Per fare ciò, è necessario trovare nuove tecniche di produzione e migliorare quelle già esistenti.

Ma qual è la differenza tra Blue e Green Economy?

Un esempio lampante che ci permette di coglierne la differenza è fornito proprio da Gunter Pauli e dalla sua Ecover, un’azienda ecologica fondata negli anni ’90. Per ridurre l’inquinamento causato dai detersivi tradizionali che contengono additivi tossici dannosi per l’ambiente, Ecover proponeva detersivi interamente biodegradabili che utilizzavano gli acidi grassi degli oli di palme indonesiani. Dei precursori per l’epoca. Quindi, l’utilizzo dell’olio di palma faceva sì che i detersivi Ecover contribuissero alla riduzione dell’inquinamento, rientrando a pieno negli obiettivi della green economy.

Purtroppo, però, a causa dell’aumento della richiesta, ettari di foresta furono disboscati e cancellati per sempre per far spazio alle nuove coltivazioni biologiche di palma, mettendo a rischio di estinzione alcune specie vegetali.

Ovviamente, distruggere foreste e mettere a rischio una o più specie viventi non è certo sostenibile.

” È necessario mettere in discussione l’attuale modello di business. Il fatto che un’impresa adotti un modello di economia circolare non implica automaticamente che si tratti di un risultato eccezionale.
L’economia circolare rappresenta solo un piccolo passo intermedio per proseguire in questa direzione.
È necessario cambiare anche il nostro modo di pensare: è sbagliato credere che «fare meno male» sia fare meglio.

L’inquinamento è un elemento negativo: invece di inquinare di meno dobbiamo iniziare ad agire per ottenere un impatto positivo sulla società.”
Gunter Pauli

Bisogna cambiare paradigma. Non è sufficiente il solo trovare soluzioni verdi ma, bensì, soluzioni in grado di rispecchiare la circolarità e l’equilibrio fondamentale dell’ecosistema senza impattare sulla biodiversità.

La Blue Economy è ottenere di più con ciò che si ha a disposizione. Questo permette di generare maggiori ricavi nel complesso, creare nuovi posti di lavoro e ridurre i prezzi dei singoli prodotti.

Le pillole di Swapush raccontano chi siamo e i valori in cui crediamo. Non perderti le prossime!